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CODACONS SOCIAL SPONSOR ANNO 3 NUMERO 7 2022
Collaborazione Parrocchia S. Eustachio di Pastena Salerno

CODACONS SOCIAL SPONSOR ANNO 3 NUMERO 7 2022

Collaborazione Parrocchia S. Eustachio di Pastena Salerno



Parrocchia S. Eustachio, via Quintino Di Vona 2, (Pastena-Salerno) Centralino: 089 334484 - 351 1543166 redazione@parrocchiasanteustachio.it Anno 3 - Numero 7 Aprile 20 22
L’urto della resurrezione spazz a
via, come un vento impetuoso, la
tristezza, la sofferenza, insomma le
croci della vita e le converte in aste
che si piegano al nuovo soffio che
genera felicità.
Le lacrime lente e costanti che sol-
cano il volto sono la certezza, attra-
verso la resurrezione, che esse non
sono più le gocce della solitudine,
dell’abbandono, ma si trasformano
nel pianto della liberazione, della
felicità, insomma i rantoli della di-
sperazione diventano le urla della
partoriente che genera vita, il
mondo nuovo.
È il terzo giorno. Per tutti.
Un augurio pasquale da parte di
Padre Giovanni, don Roberto e del
diacono Peppe.
Buona Pasqua!
Don Nello
Una possibilità che non possiamo
bruciare!
La resurrezione significa dare un
calcio all’uomo vecchio fatto di
convenzioni, di formalità, di pacifi-
smo epidermico per poter far scor-
rere nelle proprie vene il sangue
rosso dell’amore.
È innegabile che le sofferenze della
empietà ci circondano e tentano, in
tutti i modi, di piegarci ma, alla
luce della resurrezione, diventano
trampolini di lancio per farci tuffare
nell’oceano di pace che Cristo, lo
sfigurato, ha preparto per ciascuno.
Tutto questo a una condizione: che
le squame dell’odio precipitino
nell’abisso del cuore amante, che la
turpitudine intellettiva venga purifi-
cata da uno sguardo d’amore, che
la disumanità venga allontanata da
gesti gravidi di umanità. Cristòs anèsti, alèthos anèsti. Cri-
sto è risorto, veramente è risorto.
È Pasqua! Quest’anno, dopo il
lungo periodo di astinenza di gesti
fisici di affetto, sentiamo il bisogno
di non fermarci a una parola augu-
rale, ma di stringerci la mano, di
esprimerci con un abbraccio.
È giunto il momento di liberarci
dall’oppressione di un virus invisi-
bile, insidioso, a volte, mortale.
Il batterio invece più esiziale pe
r
l’anima è certamente il peccato, che
genera nella vita solo disumanità.
Liberarsi significa far rotolare l
a
pietra del sepolcro e risorgere e
quindi respirare aria nuova, intrisa
di felicità. Certo, rimarranno le fe-
rite dei chiodi, ma potremo fare di
esse delle aperture che ci permette-
ranno di vedere il mondo in ma-
niera diversa, nuova. 2
Una resurrezione che in noi pro-
duce amore e liberazione.
Pertanto, è nostra convinzione che
quell’Amore grande e gratuito di
Dio per noi, attraverso la nostra li-
bera adesione, non può che arrivare
a quelle famiglie che aiutiamo.
Tutti ci ringraziano sempre, pe
r
quello che ricevono e per il nostro
impegno, ed è bello, ma lo sarebbe
ancora di più sentir dire “tra loro si
scorge Gesù”, perché questo è il no-
stro obiettivo finale.
Buona Pasqua a tutti.
Caritas parrocchial e
in questo periodo liturgico “forte”.
Ma questo donarsi nel volonta-
riato, non senza sacrificio, fa risco-
prire, soprattutto adesso, una gioia
particolare, perché viviamo una
certezza: quel Gesù “povero” è ri-
sorto. Anche in Quaresima, il secondo
giovedì di ogni mese, la Caritas di-
stribuisce, a chi indigente, un
“pacco” di viveri di prima neces-
sità, certamente non sufficiente a
soddisfare il fabbisogno mensile di
una famiglia, ma che contribuisce
all’economia della stessa.
In Quaresima, inutile nasconderlo,
l’incontro con gli assistiti ha un “sa-
pore” diverso. A noi volontari della
Caritas è richiesto un supplemento
di impegno anzitutto nell’acco-
glienza, nell’ascolto, nella disponi-
bilità, nell’amare l’altro scorgendo
in questi Gesù.
Carità, preghiera e digiuno, orien-
tano infatti tutto l’agire del credente
mediante un evangelico rapporto
con gli altri, con se stessi, con Dio
e con le cose, e ci aprirà ad un ser-
vizio autentico, non per gratificare
noi stessi ma per essere testimoni
veraci del Vangelo.
Una vita autenticamente spirituale
è anche autenticamente umana,
perché lo Spirito Santo suppone la
natura umana provvedendo a pla-
smarla e a rinnovarla. La comu-
nione con Dio non consiste dunque
nel disprezzo della natura umana
né dall’evasione da essa ma dalla
consapevole assunzione della pro-
pria fragilità e realtà umana.
L’espressione riportata dal libro
della Genesi “facciamo l’uomo a no-
stra immagine e somiglianza” (Gen
1,26) implica un principio di colla-
borazione tra Dio e l’uomo in
modo che nella sua umanità si ma-
nifesti il riflesso della luce divina.
La nostra collaborazione passa an-
che e soprattutto mettendoci a ser-
vizio!
Il Coordinator e
Pierpaolo Morello
mento tra le cose materiali e spiri-
tuali riuscendo vivere nella storia di
ogni giorno con la consapevolezza
di essere figli amati. La “spiritua-
lità” cristiana non è mai avulsa dal
contesto storico, umano, quoti-
diano; non c’è infatti autentica vita
nello Spirito se non c’è autentica
vita umana; le due realtà sono in-
scindibili.
Il dono dello Spirito Santo non con-
duce il credente fuori dalla storia
ma lo accompagna nel suo cam-
mino. Se riusciamo a liberarci dal
nostro individualismo potremmo
vivere una vita nuova nello Spirito
che ci farà recuperare una qualità di
vita umana costruita e sviluppata “Dio vuole fare di te un Dio, non però
per natura come è colui che ha generato,
ma per suo dono e per donazione. Com
e
infatti egli, assumendo la natura
umana, si è fatto partecipe della morta
-
lità, così, per elevazione, ti rende parte-
cipe della sua immortalità” (S. Ago-
stino). Queste parole ci fanno riflet-
tere sul grande progetto che Dio ha
per ciascuno di noi, ma questo pro-
getto viene a cadere quando rima-
niamo imbrigliati nel nostro indivi-
dualismo, pavoneggiandoci nel
mondo, senza aprirci alla chiamata
del servizio che passa attraverso la
conoscenza intima con il Signore.
Per mezzo dello Spirito Santo riu-
sciamo a fare un serio discerni-
Lib erarc i d a ll’i n di v id ua li smo
e metterci a servizio 3
Il gruppo famiglia è costituito attualmente da 13 famiglie che hanno sen-
tito il desiderio di ritrovarsi assieme in un contesto parrocchiale per con-
frontarsi in particolar modo su temi legati alla famiglia ed ai suoi valori
fondanti: tra noi si discute infatti del rapporto di coppia e di quello con i
figli e del ruolo e della funzione che la famiglia riveste in seno alla società
e alla collettività. Cammin facendo, questo modo di fare aggregazione ci
ha portato ad iniziare un percorso che ha gradualmente definito e deter-
minato la nostra vera identità: essere persone e famiglie che desiderano
mettere la fede al centro del proprio fondamento.
I nostri incontri, quest’anno, si svolgono una volta al mese, purtroppo on
line a causa della pandemia che non ci abbandona. Il programma pre-
vede: un tempo per ascoltare la catechesi proposta ed un tempo per “ri-
flettere” all’insegna della luce di Cristo che illumina, libera e fa crescere
mettendo in discussione quelli che sono stati finora i nostri comporta-
menti sbagliati verso noi stessi e verso il prossimo. Importante guida del
gruppo è don Nello che, con il carisma del suo ministero, fa da faro al
nostro cammino. La partecipazione è aperta a tutte le coppie che deside-
rano percorrere un cammino di crescita nella fede e nella spiritualità pro-
pria dello stato coniugale per migliorare la propria unione.
Allora, in questo tempo di preparazione, nonché di grande introspezione
e riflessione, guardiamo alla Pasqua come rinascita di una vita libera, vera
e santa.
Buona Pasqua a tutti.
Gruppo famiglia
positivo e rinnovato e che, proprio
come per gli uditori al tempio, sca-
turisce dalla salvezza ricevuta in
dono dall’ascolto di Gesù.
Santa Pasqua a tutti!
Azione Cattolica Parrocchial e
pronto ad offrire la propria vita per
la salvezza dell’umanità. Colpisce
lo stupore dei presenti, letto attra-
verso gli occhi di Maria e Giu-
seppe, dinanzi alla capacità di quel
Figlio preadolescente di leggere la
vita e la storia con gli occhi della
fede, uno sguardo che denota il pro-
getto scelto dal Figlio con grande
responsabilità e indipendentemente
dalle loro decisioni. Anche noi che
stiamo vivendo questa stagione di
pandemia e guerra, che rischia di
portarci ad una sorta di immobili-
smo perché ci sentiamo impotenti
di fronte agli eventi, dobbiamo tro-
vare la forza di superare la quare-
sima della nostra vita trovando
nuova vitalità, riempiendo il nostro
sguardo di gioia e stupore.
La Pasqua, liberazione dalle catene
dell’incertezza e dell’insicurezza,
possa donarci uno sguardo capace
di trasformare l’immobilismo in vo-
glia di mettersi in gioco con spirito Il periodo quaresimale per noi asso-
ciati di AC si è aperto, come sugge-
ritoci dal cammino annuale, con la
riflessione sul brano del ritrova-
mento di Gesù al tempio intento a
discutere in mezzo ai Dottori della
Legge. A dodici anni Gesù è sa-
piente e intelligente, in un atteggia-
mento di uscita verso gli altri 4
Con queste pie determinazioni, au-
guriamo a tutti di vivere una Qua-
resima di conversione per poi gioire
nella Veglia con una Pasqua di Re-
surrezione.
Pace a tutti.
Gruppo ministrant i
vogliamo chiedere, come singoli e
come gruppo, con questa preghiera
accorata e sincera che nasce dal
cuore.
O Signore, ti preghiamo affinché
possiamo rispondere alla nostra na-
turale apatia con il desiderio di ben
operare; di essere sempre solleciti
nel servizio; di essere sempre pre-
senti alle prove così da essere solerti
e puntuali nell’esercizio del nostro
ministero; di riporre la tarcisiana al
proprio posto e ben sistemata.
Abbiamo scelto di servirti e quindi
ti chiediamo, o nostro buon Gesù,
di aiutarci a passare dalle buone e
lodevoli intenzioni ad un puntuale
ed efficiente svolgimento dei com-
piti che ci saranno affidati. Il gruppo ministranti, formato da
adulti e adolescenti, in questo pe-
riodo di Quaresima con grande at-
tenzione si pone a disposizione
della comunità attraverso il servizio
liturgico.
L’impegno ad essere sempre dispo-
nibili e meno indolenti: questo
messaggio evangelico attraverso la
testimonianza semplice e vera, con
l’ascolto e l’accoglienza, con la
gioia e non con la tristezza.
I bambini, a loro volta, riescono a
stupirci perché, nella loro sempli-
cità, ci donano sempre qualcosa
che ci arricchisce e ci fa crescere re-
ciprocamente.
Il Cristo Risorto sia luce e sostegno
nel lungo cammino della vita. Se-
rena e Santa Pasqua a tutti!
Gruppo catechist i
dentro, è un dono
che Dio ci concede
e che va alimentato
ogni giorno attin-
gendo alla fonte
della vita, cioè la
Parola di Dio e i
Sacramenti, che ci
danno occhi pe
r
vedere e ricono-
scere ogni giorno
negli altri il volto
di Cristo.
Il nostro compito è
trasmettere il
La Pasqua è il momento di mag-
giore intensità nel percorso di fede,
un messaggio di Liberazione e di
Speranza che racchiude in sé tutto
il mistero cristiano: la Passione, la
liberazione dal peccato originale, la
Risurrezione ovvero il passaggio
alla vita dopo la vittoria sulla
morte.
Noi catechisti siamo consapevoli
che testimoniare la fede nel Cristo
Risorto non è cosa semplice perché,
proprio come l’amore e la spe-
ranza, è qualcosa che portiamo 5
unitario siamo chiamati a crescere
spiritualmente con la musica e il
canto nelle celebrazioni liturgiche at-
traverso i vari impegni che richie-
dono collaborazione, disponibilità,
umiltà e soprattutto un atteggia-
mento di preghiera nell’esecuzione
dei canti che devono essere attinenti
alla Parola di Dio e al tempo litur-
gic o in c or s o. La m us ic a ha una for z a
emotiva e coinvolgente, nutre e rav-
viva la fede ed esprime pienamente la
bellezza di Dio.
Buona Pasqua a tutti!!!
Coro unitario
un vero e proprio strumento
di evangelizzazione pertanto
è necessario essere testimoni
credibili della profondità
della Parola di Dio, nonché
autentici cantori del suo
Amore perché attraverso il
canto possiamo essere capaci
di esprimere l’armonia su-
blime che Dio ha posto nel
Creato. Noi tutti del Coro La Pasqua è la festa della vittoria della vita sulla morte! Noi cantori e
strumentisti del Coro unitario vogliamo esprimere la gioia nel Cristo
Risorto attraverso la musica e il canto. Nelle Celebrazioni liturgiche il
canto ha un ruolo importante e il Coro diventa una vera e propria guida
dell’assemblea dei fedeli e rende più bello, efficace e vero ciò che la li-
turgia celebra in quei solenni momenti. Il nostro è un ministero liturgico
che richiede molto impegno e responsabilità: la musica e il canto sono
Cristo sofferente in ogni fratello bi-
sognoso, ma anche a testimoniare
la gioia del Cristo Risorto.
Il viaggio verso la Pasqua è costel-
lato da mille difficoltà, da tanti
sassi che ci fanno inciampare.
Il nostro augurio per tutti noi è
quello di diventare pietre vive in
ascolto della Parola che ci conduce
alla Resurrezione.
“Per crucem ad lucem”.
Santa Pasqua!
Legio Maria e
difficile perché il
nostro “io” è abbar-
bicato a radicate
convinzioni.
Allora chiediamo
aiuto a Maria,
“donna del silen-
zio”, affinché ci
aiuti a scalfire i no-
stri pregiudizi, a
pregare in modo
nuovo, a cercare, at-
traverso il Santo
Rosario, il volto del Pasqua? Siamo in Quaresima,
tempo di conversione. Ma cosa si
intende per conversione? Recitare
una preghiera?
Compiere un atto di carità? La con-
versione è un nuovo modo di ap-
procciarsi alla vita, è cambiare
mentalità, non pensare sempre
male degli altri.
In quest’ottica comprendiamo che
dobbiamo digiunare dalle lamen-
tele, dal chiacchiericcio facile, dalle
critiche non costruttive. Questo
cammino di liberazione è molto
La Legione di Maria è un’associa-
zione con una spiccata spiritualit
à
mariana, che nel percorso forma-
tivo è seguita da Padre Giovanni.
Purtroppo, con il risalire dei con-
tagi abbiamo dovuto sospendere gli
incontri in presenza e siamo rimasti
in balia delle nostre negligenze.
Ciò, però, non ci esime dal rispon-
dere a questa importante domanda:
come avvicinarsi alla Santa
Verso la Pasqu a con Mari a 6
Giovedì 14, giorno in
cui si ricorda l`ultima
cena di Gesù, alle ore
19 ci sarà la Messa in
Coena Domini che
continuerà a tenerci
uniti nella veglia di
preghiera comunita-
ria dalle ore 22,30 alle
ore 24,00. Venerdì
15, giorno della pas-
sione e crocifissione
di Cristo, inizieremo
alle 14,45 con l`adora-
zione della Croce, se-
guirà l`azione litur-
gica alle ore 19,00 che
culminerà con la Via
Crucis della comu-
nità. Sabato, giorno
di attesa prima dell`e-
splosione della Gloria
per la gioia della ri-
surrezione, ci incon-
treremo alle 23,00 pe
r
la Santa Messa pe
r
condividere questo
grande importante
momento di speranza
e di nuova vita.
Gruppo liturgico
Quest`anno, dopo due anni di buio, si rischiarano le tenebre e tutti, con grande gioia, parteciperemo al tempo,
per noi fedeli, più forte ed intenso dell`anno liturgico: la Pasqua del Signore.
Densa di attesa e di speranza, la Settimana Santa ci vedrà impegnati nella liturgia penitenziale che si terrà mar-
tedì 12 aprile alle ore 20,00; mercoledì 13, sebbene tutte le chiese siano chiuse in occasione della messa crismale
in duomo, si provvederà all`allestimento dell`altare della reposizione raccogliendo sin dal mattino le “piantine”
di grano che i fedeli in queste settimane hanno fatto crescere al riparo dalla luce nelle proprie abitazioni. 7
Si sta concludendo una straordinaria esperienza non solo di servizio all’umanità, ma anche di condivisione
giornaliera di amicizia e stima. Sì, il Centro Vaccinale “don Alfonso Santamaria e Pietro Fiocco” ormai sta
chiudendo i battenti, la fase emergenziale ormai è terminata. Alla nostalgia dei giorni trascorsi insieme, si ac-
compagna l’orgoglio di essere stati a servizio della gente.
Desidero esprimere un grande grazie a tutti gli operatori di ogni ordine e grado, evito di citare per non incorrere
nell’oblio di qualcuno, me ne dispiccerebbe, cito solo i responsabili: dott. Arcangelo Saggese Tozzi e il dott.
Antonio Nigro, responsabile del Centro Vaccinale, ma il mio apprezzamento, la mia stima è per ciascuno che
con lodevole impegno ha donato un valido contributo; un grazie che si estende agli amici del Rotary club
Duomo, che hanno voluto e seguito tenacemente questa iniziativa di solidarietà urgente, impellente, necessaria.
Una presenza rotariana costante con la presenza dell’inossidabile Franco, che, come una libellula, correva pe
r
sopperire alle varie esigenze e poi Enzo, Raffaele, Canio e tanti altri; tutti sotto l’egida del presidente Vincenzo
Abate.
I numeri in questo caso sono più eloquenti delle parole: è stata infatti sfiorata la ragguardevole cifra di circa
70.000 vaccinazioni. La meritoria iniziativa è stata costantemente seguita e sostenuta con l’affetto e l’impegno
economico.
In ultimo, ma non per ultimo, la mia gratitudine va alla straordinaria comunità parrocchiale, la quale si è privat
a
di spazi per consentire lo svolgimento delle operazioni vaccinali. Anche questa scelta è stata il frutto di una
chiara manifestazione di servizio senza ‘se’ e senza ‘ma’. Rimane una verità che ci accompagnerà sempre: l
a
storia diventa foriera di una straordinaria esperienza di amicizia, che non verrà cancellata dal fluire dei giorni,
né dai molteplici impegni su fronti diversi. Avranno sempre un unico denominatore: “Servire al di sopra di ogni
interesse personale”.
Grazie di cuore a tutti e buona Pasqua!
Don Nello 8
Il rifacimento del presbiterio, per adeguarlo alle indicazioni ar-
chitettoniche previste dalla Chiesa, è stato eseguito grazie alle
donazioni dei fedeli nell’operazione denominata “Avalanche”.
È stato rifatto anche il porticato in legno, avvalendoci di un fi-
nanziamento agevolato. Come non possiamo ricordare il Cen-
tro Vaccinale intestato a “Don Alfonso Santamaria e Pietro
Fiocco” allestito con la collaborazione del Rotary Club Duomo
di Salerno e dell’ASL cittadina che, da metà anno 2021, ha con-
sentito a migliaia di persone di vaccinarsi per il ciclo completo
contro il COVID. Per completare l’informazione relativa al Bi-
lancio dell’Esercizio 2021, esponiamo altri dati significativi:
Entrate complessive tramite Cassa e Banca per € 58.955,69 e
Uscite per € 58.312,49 che hanno determinato un risultato a
credito di € 3.542,16 partendo dal saldo iniziale all’1.1.2021 di
€ 2.989,96.
Il bilancio completo verrà esposto in bacheca nella chiesa.
Buon proseguimento di lavoro, di opere umanitarie e di Pace.
Paolo Lambiase , economo
Il 2021 è stato un anno importante nella storia della Parrocchia di
Sant’Eustachio. Il nostro caro Don Alfonso è tornato alla casa del Padre
improvvisamente e, in questo 2022, al COVID che ci accompagna da
ormai due anni, si è unita la sciagura della guerra in Ucraina.
Abbandoniamo queste tristi pagine e torniamo a casa nostra, per fare
alcune considerazioni sull’anno 2021, che abbiamo lasciato alle spalle,
da un punto di vista di “numeri”. Grazie alla benevolenza di Don Al-
fonso, la Parrocchia ha ricevuto somme di denaro destinate ad opere
caritative, che puntualmente sono state fatte, unitamente ad altre esi-
genze operative per la vita della stessa. Ricordiamo, altresì, l’estinzione
del debito di € 9.000,00 verso la Diocesi di Salerno, con l’aiuto della
stessa Curia Vescovile. 9
Dal momento che i Borboni ave-
vano regalato la cittadina all’ammi-
raglio inglese Nelson, i britannici si
rivolsero a Garibaldi per mettere
fine alla (giusta) rivolta contadina
che aveva insanguinato la zona
(Garibaldi aveva promesso terre a
chi avesse combattuto per lui, ma
mai le diede).
Gli insorti, guidati dall’avvocato
Lombardo avevano già ferito a
morte 15 persone. Bixio fu inviato
a sedare la sommossa e, allestito il
processo, individuò cinque presunti
responsabili, tra i quali lo stesso
Lombardo e un ragazzo disabile
mentale, innocuo, sempre sorri-
dente e convinto di vedere la Ma-
donna.
Il plotone si impietosì per quel ra-
gazzo e non lo mirò. Bixio, incavo-
lato, scese da cavallo, tirò fuori la
pistola e sparò alla testa del gio-
vane.
La fretta con cui tutto avvenne fu
tale che si parlò apertamente di
strage di innocenti, in quanto i veri
responsabili erano già fuggiti da un
pezzo. Altri episodi esecrabili po-
trebbero essere citati ma tutti si con-
noterebbero per un uso eccessivo
del potere militare su una popola-
zione inerme.
Dopo il 1860 Bixio diventò gene-
rale dell’esercito italiano e Senatore
del Regno. Un bel giorno, però, de-
sideroso di riabbracciare il mare,
fece costruire, svenandosi, in In-
ghilterra una nave che guidò verso
Oriente per stabilire una linea com-
merciale con L’Italia.
Da questo viaggio non tornò mai
più perché il 16 dicembre 1873
morì di colera sull’isola di Pulo
Tuan in Indonesia. Il 10 maggio del
1877 le sue ceneri furono portate a
Genova dove una folla immensa si
unì alla moglie e ai suoi quattro figli
per accompagnare l’urna al cimi-
tero di Staglieno, dove si trova
tutt’ora.
Paolo Mariani
forgiare il carattere di ferro che lo
contraddistinse.
Partecipò come volontario a tutte e
tre le guerre di Indipendenza. Nel
1848 lo troviamo in Lombardia
contro gli Austriaci e nel 1849 a
Roma contro i Francesi. Nel 1860
fu accanto a Garibaldi nella spedi-
zione dei Mille dove si distinse pe
r
coraggio, capacità di comando e,
purtroppo, per qualche deprecabile
eccesso che cito tanto per avere un
a
idea della personalità di Bixio.
A Palermo, per esempio, conscio
del proprio “nome”, non esitò a
schiaffeggiare un alto ufficiale solo
perché, ad un suo comando, questi
lo apostrofò chiedendogli chi fosse.
La rissa fu inevitabile e arrivarono
persino a duellare.
Ancora peggio fu quando su un bat-
tello per Napoli sfondò il cranio,
col calcio di un fucile, ad un ra-
gazzo colpevole di restare seduto in
coperta invece di rimanere in piedi
come richiesto, per l’eccessivo so-
vraccarico della nave.
In questi avvenimenti rischiò molto
Bixio, persino Garibaldi s’infuriò.
I fatti di Bronte, però, rimangono
una macchia indelebile nel curricu-
lum dell’“eroe” Bixio.
Nino Bixio è un nome altisonante
del nostro Risorgimento (all’incirca
1820 -1861) per essere stato vice di
Garibaldi nell’epopea dei Mille.
Oggi Il revisionismo storico comin-
cia a fare luce su uomini e fatti che
hanno portato all’Unità d’Italia,
fatti che la storiografia ufficiale,
scritta dai vincitori, mai ha ripor-
tato nei libri di testo su cui intere
generazioni di studenti hanno stu-
diato e che hanno alimentato da un
lato il culto della personalità (Gari-
baldi) e dall’altro l’amor di Patria.
Con la storia, però, viene un mo-
mento in cui occorre fare i conti
perché nessuna ombra celi la verità
e la storia, oggi, ha acceso il suo in-
teresse su Nino Bixio.
Solo in Sicilia si trovano ben 106
tra strade e piazze intitolate a Bixio
ma un DDL a firma di Alessandro
Aricò propone, almeno per la Sici-
lia, di rimuovere dalla toponoma-
stica tutti quegli ufficiali, in larga
parte piemontesi, che si macchia-
rono di stragi contro la popolazione
siciliana.
Onorare le vittime e non i carnefici
è la nuova parola d’ordine.
Ma veniamo al Nostro. Bixio, tra
gli eroi risorgimentali è certamente
il più “antipatico”, sia per carattere
che per alcune faccende storiche di
cui si rese protagonista in negativo.
Bixio nacque a Genova il 2 ottobre
1821, ottavo e ultimo figlio di To-
maso e di Colomba Cafferelli. Con-
trariamente agli altri figli, forse pe
r
il disinteresse che il padre mostrò
nei suoi confronti, mancante la
mamma, Nino non venne battez-
zato e appena poté si allontanò,
come gli altri fratelli, dalla casa pa-
terna.
A scuola Nino era irrequieto e un
osso duro per i maestri e i compa-
gni. A 13 anni, il padre, per sbaraz-
zarsene, lo imbarcò, dopo averlo fi-
nalmente battezzato, come mozzo
su una nave.
Fu questo evento, con tutte le spia-
cevoli conseguenze che il bambino
dovette affrontate da solo, a
10
18.30 alle 19.30, il sabato dalle 16 alle 17 – dedicati ai
ragazzi di età compresa tra i 5 e 15 anni, seguiti da
tecnici federali. Ogni sabato, dopo l`allenamento, si
tiene anche il famoso "terzo tempo", un momento di
socialità condivisa dai piccoli "miniZeta" e dai loro
genitori. Oltre allo sport, sul campo vengono organiz-
zati inoltre dei laboratori educativi: artigianato crea-
tivo, educazione alimentare, botanica, spettacoli di
burattini. Nelle ultime 2 estati, infine, presso l`im-
pianto di Sant`Eustachio si è svolto il centro estivo
"Karabà", curato dalla Cooperativa Sociale "Insieme"
in partenariato con la Parrocchia e la Zona Orientale,
e finanziato dal Comune di Salerno. Grazie a queste
sinergie e all`energia sprigionata dalla palla ovale, si
punta a rendere Sant`Eustachio un quartiere sempre
più vivace e attento alle esigenze dei suoi residenti. Dal 2019 la Zona Orientale Rugby Popolare Salerno
- Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata alla
Federazione Italiana Rugby e al CONI - collabora
con la Parrocchia di Sant`Eustachio Martire nella ge-
stione del campo sportivo "24 maggio 1999", resti-
tuito alla comunità dopo anni di abbandono. Obiet-
tivo principale è garantire il diritto allo sport per tutte
e tutti i residenti, in particolare bambini e bambine.
Per questo, le attività sportive sono interamente gra-
tuite, sia per le squadre seniores che, soprattutto, pe
r
il minirugby. Proprio il minirugby è l`aspetto centrale
nella vita dell`associazione sportiva: al momento sono
2 gli appuntamenti settimanali – il mercoledì dalle 11
della cultura, della gioia, dell’ag-
gregazione e del sano divertimento,
per rispondere “presente” alla vo-
glia di rivedersi e di vivere che al-
berga nel cuore di tutti! Il nostro
fiore all’occhiello è la terza rasse-
gna teatrale che comprende cinque
spettacoli con una sesta serata
omaggio come sempre a sorpresa.
Inoltre c’è una grande novità da se-
gnalare: quest’anno è nata la com-
pagnia teatrale della parrocchia, de-
rivazione della scuola di teatro ca-
pitanata dal grande artista ed attore
Gaetano Stella, la compagnia “An-
nabella Schiavone” che debutterà
prossimamente.
Aspettiamo tanti e tutti per condi-
videre la gioia dello stare insieme,
finalmente e nuovamente. Buon di-
vertimento e…
Buona Pasqua!
La magia del teatro si rinnova in
sintonia con il periodo dell’anno
che stiamo vivendo: l’attesa, la spe-
ranza, la Pasqua del Signore. Noi
desideriamo fortemente riaccen-
dere gli animi, l’entusiasmo, che h
a
bisogno più che mai di essere vis-
suto nella pienezza, nel rinnova-
mento e nella condivisione come li-
berazione dalle angosce che tal-
volta offuscano i valori veri della
vita. Accendiamo, dunque, le luci
del teatro Annabella Schiavone, in
segno di speranza, affinché presto
la pandemia che ha messo in ginoc-
chio il mondo resti soltanto un
brutto ricordo. Il nostro teatro ha
un’agenda densa di appuntamenti:
spettacoli teatrali e musicali, serate
danzanti, cene di beneficenza,
saggi di danza, spettacoli per bam-
bini. Siamo pronti ad organizzare
queste ed altre iniziative all’insegna 12
pastorale e ottenuta l’autorizzazione da parte del Ve-
scovo, verrà aperto uno sportello del centro
“La Crisalide” anche presso tale parrocchia. Violenze
fisiche o psicologiche possono accadere a chiunque:
amiche, sorelle, madri o familiari. L’apertura di que-
sto sportello dichiara una volontà che va oltre ogni
pregiudizio: opporsi ad una realtà che oggi non rispar-
mia nessuno, che è presente e che non si può più igno-
rare.
“Questo progetto si pone al fianco di donne che sono
in difficoltà, perché ogni donna è una bellissima cri-
salide e non va lasciata sola’’, afferma la giovane Pre-
sidente dell’Associazione.
Si spera sempre che giovani ragazze come Anna pos-
sano essere le ultime, che ogni donna possa trovare il
coraggio di denunciare, in primis per salvaguardare la
sua salute e sicurezza. La Presidente era certa che la
sua voce, in rappresentanza con quelle di tutte le gio-
vani donne, sarebbe stata ascoltata dalla comunità di
S. Eustachio, poiché la Chiesa come Istituzione ha
l’obiettivo di essere vicina al popolo al quale si ri-
volge. Lo Sportello di Professionisti in rete che soster-
ranno lo sportello della zona orientale di Salerno con
assistenza legale, psicologica, ai servizi sociali e
all’avviamento al lavoro, si avvarrà della guida spiri-
tuale di don Nello, fondamentale per tutelare e inte-
grare il diritto di bene – vita e la libertà di pensiero,
restituendo la dignità umana a chi ormai non vede
ascoltata più la propria voce. Perché le ragazze come
Anna siano le ultime, perché non si aspetti più un mo-
mento giusto, perché in una società moderna come
quella umana non si può e non si deve essere assistere
a episodi del genere. Anche se viviamo in un’epoca che sta segnando più
di prima una svolta per i diritti fondamentali delle
donne, i casi di violenza su di esse sono in costante
aumento. Ci si chiede sempre se il sistema sia suffi-
ciente per proteggere e aiutare le donne vittime di vio-
lenza fisica, di genere, psicologica, attuata spesso da
chi dovrebbe amarle, e se sia adatto per allontanarle
da ambienti che le rinchiudono come fossero in gab-
bia. Questo articolo è dedicato ad Anna Borsa, una
giovane ragazza che il 1° Marzo è stata raggiunta
dall’ex fidanzato, Alfonso, e uccisa sul posto di lavoro
a Pontecagnano. Alfonso non accettava il no di
Anna, che aveva deciso di interrompere la loro storia,
rendendola prima vittima di stalking e poi ucciden-
dola.
Se uniamo i tanti fatti di cronaca sul femminicidio ci
rendiamo conto che è prioritario dare libertà e salva-
guardare la salute fisica e mentale delle tante ragazze
vittime di un amore malato. Un sistema che sia in
grado di strappare le vite preziose di giovani donne
alla violenza è proprio ciò che l’Associazione di Pro-
mozione Sociale “La Crisalide” si propone di creare.
La rappresentante legale dell’Associazione è la
Dott.ssa Roberta Bolettieri, classe ’89, che ha iniziato
a dare il suo contributo contro la violenza sulle donne
quando era solo una tirocinante presso il tribunale per
minori di Salerno, e un Magistrato attento al tema è
stato il suo mentore. Così, al suo ritorno dall’ONU,
dopo essersi occupata di Diritti Umani affrontando in
commissione tematiche quali spose bambine, infibu-
lazione e femminicidio, piaghe culturali di molte po-
polazioni, dà vita all’Associazione e, da qui, al pro-
getto denominato ‘’Antiope’’, coadiuvato da una rete
di avvocati, psicologi e forze dell’ordine e nato per
aiutare le giovani donne a staccarsi dall’ambiente che
rappresenta per loro un malessere, avviandole al la-
voro attraverso corsi di orientamento alla Profes-
sione. Dal 2020 al 2021 (in pieno periodo Covid) il
progetto Antiope ha fornito a ben sette donne vittime
di violenza la qualifica di operatrici del benessere, col-
locandole rapidamente in strutture alberghiere locali.
In seguito, è stato istituito il centro Antiviolenza ‘’La
Crisalide’’ per fornire un luogo “amico” alle donne
che cercano protezione e riparo; grazie alle donazioni
di tanti benefattori e all’adesione di diverse aziende
del territorio, si è realizzato e aperto il primo rifugio.
La missione del centro ‘’La Crisalide’’ è altresì quella
di dare sostegno psicologico e di reintegrare le donne
lavorativamente, accogliendo anche minori orfani di
femminicidi. Questi obiettivi sono stati sposati dalla
parrocchia di Sant’Eustachio, sotto la guida di don
Nello Senatore; pertanto, dopo il placet del Consiglio 13
Rieccoci! Finalmente insieme di nuovo…
Che grande piacere rincontrarsi dopo qualche mese.
Il pentolone borbotta e dal “coperchio” cominciano ad uscire pian piano grandi novità!
Oramai la parola COVID è diventata come il “prezzemolo” che si trova ovunque; pertanto, “virus” permet-
tendo, sembra che tiepidamente ci avviamo alla normalità; ma cominciamo con ordine!
Prima di tutto ringraziamo la grande affluenza d’iscritti alle varie attività che sono:
Percussioni (batteria), LAB “Arte Figurativa” (disegno e pittura) e finalmente, a breve, si avvierà il tanto
atteso corso di “Pianoforte”; ma le sorprese non finiscono qui!
Ringraziamo a nome di tutta la comunità gli insegnanti che hanno fortemente creduto nel progetto
in itinere, con il fine di creare un polo multidisciplinare in cui far convergere, senza limiti d’età, tutte
le persone interessate che un giorno sapranno ritrasmettere lo stesso amore ricevuto.
Ringraziamo anche tutti i partecipanti per la fiducia che è stata riposta nella nostra Parrocchia!
Nelle pagine successive troverete, oltre ai vari laboratori, anche due novità:
il Diorama Pasquale che sarà il premio messo in palio in questi giorni ed il Premio Don Alfonso Santamaria:
“Io penso a te", che vuole aiutare studenti che hanno difficoltà a conseguire il diploma.
Non dimenticate che la parrocchia S. Eustachio ha una grande area verde destinata alle attività sociali,
che non sono solo quelle del modellismo, ma tutte quelle che consentono, in questo momento storico,
di staccarsi dalla quotidianità per stare a contatto con la natura.
Comunicare è bello solo se viene fatto insieme!
A presto.
Il Gruppo Comunicazione
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I giovani studenti:
Carmine Di Muro, Simone Pietro Parisi, Giovanni Volonnino
indirizzo musicale “Liceo Alfano I” e studenti del conservatorio di Salerno,
sotto l’attenta osservazione del Tutor M° Gerardo Avossa Sapere
e del M° Nicola Avossa -Associazione Amicus-,
vi aspettano al “Teatro Annabella Schiavone” presso la Parrocchia S. Eustachio Di Pastena Salerno.
Laboratorio multidisciplinare in cui imparerete a suonare.
Sarete coinvolti dal ritmo della grande passione musicale!
Chiesa S. Eustachio martire
via Quintino Di Vona-Pastena Salerno Maestri: NICOLA e GERARDO AVOSSA
Centralino: 089 334484 /Attività Oratorio
SETTIMANALE 16
Benvenuti nell’isola della creatività,
dove potrete svolazzare trascinati dalla fantasia!
“ Sorpren di amo insieme !”
Rieccoci a parlare di origami e continuiamo la storia.
La tecnica origami in Giappone fu usata per molto tempo per offerte religiose o per suppliche ai potenti di allora.
Si usò anche per rendere più belli e personalizzati i regali, il concetto era: più tempo ci è voluto per creare
il contenitore più è prezioso il regalo.
La trasmissione della tecnica avveniva solo oralmente, preferibilmente madre-figlia.
Nel periodo storico che va tra il 1300 ed il 1600 risalgono origami come la gru, la gru che batte le ali e la rana
tradizionale. Dopo qualche secolo o in contemporanea anche in Europa (Spagna), s’incominciarono a creare
modelli con carta piegata: la pajarita (un uccellino), la barchetta (quella che abbiamo piegata un po’ tutti da
piccoli) e qualche modello con qualche taglio tipo: il coniglio con le orecchie che si muovono.
Si racconta di una bambina sopravvissuta alle radiazioni di Hiroshima: “Sadako Sasaki” che iniziò la sfida
di piegare “le mille gru”, sapendo che se ci fosse riuscita sarebbe guarita ed avrebbe riportato la pace nel mondo!
Le è stata dedicata una statua ed è stata ispirazione di molti libri e film, trasformando la gru da simbolo
di immortalità a simbolo di pace!
In una versione della storia, Sadako scrive un testo che tradotto in italiano suona così:
“Scriverò pace sulle tue ali - intorno al mondo volerai - perché i bambini non muoiano più così”.
Continueremo la prossima volta la storia dell’origami, ciao!
Le foto di origami (tutte di mia creazione), le troverete al link:
https://www.origamidauria.it/2022/03/20/pasqua-2022/
Da piegare questa volta vi propongo un pesce, perché per i primi cristiani questo simbolo era un codice
per riconoscersi tra loro, qui troverete il tutorial:
https://www.youtube.com/watch?v49zGTO8To8Y
Per chi vuole usare i diagrammi (scelta consigliata); prima consultate la tabella dei simboli:
https://www.origamidauria.it/site2016/wp-content/uploads/2021/03/Tabella-simboli.pdf
Poi troverete i diagrammi pesce:
https://www.origamidauria.it/site2016/wp-content/uploads/2016/10/BranzinoCheNuota.pdf
Link del mio sito, dove potrete trovare un po’ di tutto sul mondo degli origami:
https://www.origamidauria.it/
Su Instagram e su Facebook il mio account è: “origamidauria”
Ottime pieghe e alla prossima volta.
Pasquale D’Auria
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La stagione delle galassie
Ogni anno, con l’arrivo dei mesi di marzo ed aprile, la primavera ed il clima più mite cominciano a farsi sentire. La
primavera è la stagione delle piante in fiore, delle api, dei cinguettii degli uccelli e degli antistaminici per chi soffre di
allergia da pollini. Ma non è tutto. Questo periodo dell’anno, dove le calanti costellazioni invernali lasciano il posto alle
meno brillanti stelle del cielo primaverile, è caratterizzato da oggetti particolari che gli astrofotografi del profondo cielo
prediligono: le galassie! Ma cosa sono le galassie? Le galassie sono gruppi di centinaia di miliardi di stelle, legate dalla
reciproca attrazione gravitazionale, che fluttuano nell’Universo. Anche il nostro Sistema Solare è immerso all’interno di
una galassia, la Via Lattea, ad una distanza di circa 30`000 anni luce dal suo centro dove è presente un buco nero gigan-
tesco avente circa 4 milioni di volte la massa del nostro Sole. La Via Lattea è solo un esempio di tutte le possibili galassie
esistenti.
Tra tutti i miliardi di miliardi di galassie presenti nel cosmo, quelle più vicine a noi possiamo apprezzarle facilmente in
primavera, dato che le costellazioni notoriamente ricche di questi oggetti cominciano a presentarsi in questo periodo.
Ad esempio, le costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine sono ricchissime di galassie: nella prima vi sono interes-
santi raggruppamenti di galassie, mentre nella seconda è visibile la famosa galassia M 87, per intenderci, quella dell’im-
magine del buco nero che divenne virale ben tre anni fa.
A proposito di gruppi di galassie, in queste
immagini scattate ed elaborate dal nostro Socio
Giovanni Fiume è visibile il cosiddetto Tripletto
del Leone: questo ammasso di galassie è lontano
ben 35 milioni di anni luce dalla Terra. Ciò vuol
dire che la luce catturata dal nostro Giovanni è
partita da queste galassie quando sulla Terra si
svilupparono le prime scimmie!
Auguri da: Biagio De Simon
e
e
dal Centro Astronomico,
Il Centro Astronomico “Neil Arm-
strong” di Salerno è attivo in città e
provincia dal 1982, anno della sua
fondazione. Da allora, abbiamo por-
tato la conoscenza delle stelle e
dell’astronautica a tutti. Nonostante
il difficile momento storico e le pre-
gresse esperienze, non riteniamo as-
solutamente che la nostra missione sia
conclusa. Continueremo a divulgare,
facendo del nostro meglio. Ci trovate
alla Parrocchia Sant’Eustachio,
Via Quintino di Vona, 2 per un caffè
ed una sbirciata al telescopio!
Non limitatevi a sognare le stelle, vivetele con noi!
Cosa aspettate a farci visita? 18
Il diorama in figura, costruito con la fattiva collaborazione del Sig.
Enzo De Concilio evidenzia tre scene legate alla Pasqua del Signore:
la Crocifissione, la Deposizione /Resurrezione e l’Ascensione.
La scenografia rispetta quanto scritto nei Vangeli per cui è stato (relati-
vamente) facile ideare e costruire i luoghi della Passione con le tre scene
simbolo: le croci fuori dalla cinta muraria, la grotta della Deposizione,
la casa, tutta chiusa, da dove è salito al cielo Il Signore.
Il Golgota, luogo della crocifissione. È stato pensato e realizzato con
i colori tipici della pietra di questo luogo: il bianco panna.
Purtroppo il diorama pasquale non è molto sviluppato per cui c’è
carenza di personaggi e loro mimiche. Si spera, per il futuro,
che si colmi il vuoto.
Per il lavoro sono stati usati fogli di polistirene, polistirolo, polvere
di cemento, gesso alabastrino, carta stagnola.
I colori sono degli acrilici a volte “sporcati” con altre sostanze.
Paolo Marian
i
DIORAMA “PASQUALE”
Di o rama in cal a S ealtà R
Work in Progress… 19
Cari Tutti, cari Ragazzi, la della S. Pasqua alberghi in ognuno di noi e,
a larghe mani, la porgiamo a tutti coloro che incontriamo
sulla nostra via. Oggi vogliamo parlarvi delle nostre quattro pioniere, ragazze coraggiose che
hanno dato concretezza al Progetto “LAB Arte Figurativa”.
LAB “Arte Figurativa”
Enzo e Pina
Raffaele Graziano, olio su tela
La Croce si erge maestosa, unica, verso il Cielo infinito.
La dolcezza del lo sguardo di Cristo porta in sé la consa-
pevolezza di fare la volontà del Padre: visione immensa
della Sua umana e divina forza.
Si tratta di Anna Chiara, Claudia, Kendra e
Maria Grazia, che vogliono esprimere il loro “Augu-
rio Pasquale”, con un mosaico formato da alcuni
particolari di un loro lavoro a tema.
Con ciò vogliamo dare loro il nostro plauso per l’im-
pegno profuso, e la nostra soddisfazione per essere riu-
sciti a creare un piccolo gruppo che intende proseguire
con noi su questa strada. Vogliamo, inoltre, ringra-
ziare le loro famiglie per la fiducia accordataci, spe-
rando di stimolare in chi legge la voglia di unirsi a noi.
Buona Pas qua 20
SCADENZA SEGNALAZIONI 30 LUGLIO 2022
INDIVIDUAZIONE DEL BENEFICIARIO ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
ENTRO IL 30 OTTOBRE DI OGNI ANNO
PER OTTENERE IL REGOLAMENTO E INFORMAZIONI SCRIVERE A:
premiodonalfonso@gmail.com
Il Presidente del Comitato Umberto Santamaria
Borsa di studio pluriennale ad uno/una studente, di 2.000€ annui, meritevole e in stato
di necessità, residente a Salerno, preferibilmente nell’ambito della Parrocchia Sant’Eustachio
Martire di Pastena, che frequenti o intenda frequentare una scuola/
istituto superiore
per il conseguimento del relativo diploma.
Parrocchia, enti pubblici e privati, scuole, docenti, possono sottoporre il/i nominativi al gruppo
di valutazione, contattando il presidente alla seguente mail:
premiodonalfonso@gmail.com
“Io penso a te”
a cura del Comitato “Premio don Alfonso Santamaria” con sede a Monza, via Moncenisio 4,
col supporto della Parrocchia Sant’Eustachio Martire del Rione Pastena Salerno
PREMIO
DON ALFONSO SANTAMARIA