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8 MARZO
Codacons chiede a procura di Roma di indagare su avvelenamento studentesse in Iran

8 MARZO

Codacons chiede a procura di Roma di indagare su avvelenamento studentesse in Iran



COMUNICATO STAMPA
9 marzo 2023
8 MARZO: NEL GIORNO DELLA FESTA DELLE DONNE CODACONS CHIEDE A PROCURA DI
ROMA DI INDAGARE SU AVVELENAMENTO STUDENTESSE IN IRAN
Nel giorno della festa delle donne il Codacons ha chiesto con un esposto alla Procura
della Repubblica di Roma di indagare sul recente caso degli avvelenamenti a danno di
alcune studentesse in Iran.
“E’ evidente che i suddetti avvelenamenti arrivano mentre l`Iran è scosso dalle proteste
dopo la morte di Mahsa Amini, in custodia della polizia morale, per una presunta
violazione dell`obbligo dell`hijab – scrive l’associazione nell’atto - Il benestare del
Governo iraniano alla repressione delle giovani donne nonché al perseguimento della
soppressione di ogni diritto della persona umana di genere femminile attraverso bande di
criminali comporta automaticamente che lo stesso Stato Iraniano si rende dolosamente
colpevole dei suddetti crimini contro l’umanità. E’ incontestabile che i fatti ivi esposti per
la violenza che li connota con l’intento psicologico di annientare la legittima
manifestazione ed espressione dei propri diritti da parte soprattutto dei giovani donne ed
uomini, configura, come documentato e provato, che si tratta di crimini particolarmente
efferati commessi nell`ambito di un programma politico (come dimostra la cd “polizia
morale”) e perpetrati su vasta scala. Si tratta di crimini che sono considerati tali anche dal
diritto internazionale consuetudinario, il cui elenco è contenuto nello Statuto di Roma del
1998, in particolare si tratta dei crimini previsti e puniti dall`art. 7(1)(a) e dall`art. 7(1)(h)
dello Statuto.
Con riguardo alla giurisdizione del giudice italiano e alla punibilità dei colpevoli, e alla
pregiudiziale necessità di accertare la sussistenza degli elementi di reato in capo anche
alle componenti governative dello Stato Iraniano, si riporta la recente Sentenza della
Cassazione penale sez. V, 17/05/2022, n.26414 “Con riferimento al reato associativo di cui
all`articolo 270-bis del Cp, ai fini dell`affermazione della giurisdizione italiana e per la
punibilità di tutti i concorrenti, è sufficiente che nel territorio dello Stato si sia verificata
anche solo una frazione della condotta a opera di uno qualsiasi dei concorrenti, che,
seppur priva dei requisiti di idoneità e di inequivocità richiesti per il tentativo, sia
comunque significativa e collegabile in modo chiaro e univoco alla parte restante
realizzata in territorio estero”.
Nel caso di specie è necessaria la prosecuzione delle indagini preliminari per il
compimento di una indagine suppletiva e si chiede una ulteriore investigazione
suppletiva disponendo:
1) l’audizione del Ministro della giustizia per riferire sulle iniziative intraprese a seguito
dell’esposto denuncia del Codacons e se sia stata formulata dal Ministro stesso istanza e
richiesta della applicazione della legge italiana e per illustrare compiutamente la vicenda.
2) L’audizione dell’Alto commissario per i diritti umani TURK a conferma delle
dichiarazioni rilasciate ai media.
3) L’acquisizione di:
• Risoluzione del Parlamento europeo sulla risposta dell`UE alle proteste e alle esecuzioni
in Iran. (2023/2511(RSP)
• Council Implementing Decision (CFSP) 2023/153 of 23 January 2023 implementing
Decision 2011/235/CFSP concerning restrictive measures directed against certain persons
and entities in view of the situation in Iran”.