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IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE AREE AUTOSTRADALI
si prevede lo sviluppo di nuovi programmi per l'incremento di produzione e di utilizzo dell'energia rinnovabile

IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE AREE AUTOSTRADALI

si prevede lo sviluppo di nuovi programmi per l'incremento di produzione e di utilizzo dell'energia rinnovabile



COMUNICATO STAMPA
25/11/2022
• BENE COLDIRETTI CHE CON ASPI E ALTRI PROMUOVE IMPIANTI FOTOVOLTAICI
SULLE AREE AUTOSTRADALI SENZA SOTTRARRE SPAZI ALL’AGRICOLTURA
• MINISTRI PICHETTO E FITTO FIRMANO PETIZIONE CONTRO CARNE SINTETICA
• VINCENZO GESMUNDO ATTACCA DURAMENTE I CIBI SINTETICI
Il Codacons sostiene l’accordo raggiunto tra Coldiretti e Autostrade per l’Italia, con la
partecipazione di Trenitalia, che prevede lo sviluppo di programmi per l`incremento di
produzione e di utilizzo dell`energia rinnovabile, sfruttando terreni adiacenti alle
infrastrutture autostradali, sviluppando impianti agro-fotovoltaici in grado di coesistere
con le attività agricole e realizzando impianti in prossimità di aziende associate Coldiretti,
con risparmio degli oneri di trasporto e di sistema.
“Si tratta di un progetto in favore della sostenibilità che vede il pieno appoggio dei
consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Grazie all’accordo tra gli agricoltori di
Coldiretti e Aspi, sarà possibile installare impianti fotovoltaici nelle aree adiacenti la rete
autostradale, senza sottrarre spazi all’agricoltura e in grado di coesistere con aziende e
strutture già esistenti, a beneficio dell’ambiente e del territorio”.
Il Codacons sostiene poi i Ministri Pichetto Fratin e Fitto che, nel corso del Forum di
Coldiretti, hanno annunciato la firma alla petizione contro la carne sintetica. Questione
sulla quale il Segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, ha lanciato oggi
una durissima critica.
Francesco Greco dell’Osservatorio ecomafie dice poi che i magistrati italiani hanno aperto
più procedimenti degli altri paesi. Codacons commenta amaramente: “Ne aprono tanti
perché tanti esposti vengono presentati ogni anno dalle associazioni come il Codacons.
Ma quanti poi restano negli scaffali e quanti ne chiudono con condanne? Pochissimi”.