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COVID
si dose booster del vaccino moderna codacons presenta istanza d’accesso a iss e aifa

COVID

si dose booster del vaccino moderna codacons presenta istanza d’accesso a iss e aifa



COMUNICATO STAMPA
07/01/2022
COVID: SI DOSE BOOSTER DEL VACCINO MODERNA CODACONS PRESENTA ISTANZA
D’ACCESSO A ISS E AIFA
CHIESTA DOCUMENTAZIONE SU STUDI FINORA ESEGUITI SU ANTICORPI
In merito alle problematiche emerse in relazione alla somministrazione della terza dose
del vaccino Moderna, il Codacons ha presentato oggi una istanza d’accesso all’Istituto
Superiore di Sanità e all’Aifa, chiedendo di acquisire la documentazione inerente
l’autorizzazione concessa in Italia alla dose booster del vaccino della società farmaceutica
e gli studi eseguiti sugli anticorpi.
Come noto inizialmente la somministrazione della terza dose del vaccino Moderna è stata
autorizzata dalla stessa Aifa con dosaggio corrispondente al dosaggio utilizzato per il
ciclo primario di vaccinazione. Successivamente, con correzione delle indicazioni iniziali, è
stata autorizzata per una dose dimezzata corrispondente a 50 mcg dietro indicazione
della casa farmaceutica e della stessa Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).
Tali incertezze sulle corrette dosi da indicare per la terza fase della campagna vaccinale
avevano spinto il Codacons a chiedere spiegazioni sulle ragioni alla base delle decisioni
assunte: si domandava infatti quali studi scientifici avessero motivato il CTS, l’Aifa ed il
Ministero della Salute a dare il via alla terza dose dei vaccini Covid nonché del vaccino
Moderna con dosaggio intero a partire dal 9 settembre 2021, successivamente dimezzato
con quantità di 50 mcg per la terza dose solo per il vaccino Moderna.
Con la missiva Prot DMI l’ISS comunicava come “il tema anticorpale rimane importante
ma è molto dibattuto. Non c’è un valore che ci possa dire che al di sotto di un certo
livello la persona non è immune perché per questi virus la risposta anticorpale è
importante ma lo è anche quella cellulare…” ed aggiungeva che è in atto lo “studio”
annunciato con lo scopo di analizzare i dati inerenti i soggetti vaccinati sia di età inferiore
a 65 anni sia di età superiore ai 65 anni in ben quattro tempi diversi: T0 al momento della
vaccinazione, T1 ad un mese dal completamento della vaccinazione, T2 a sei mesi dal
completamento del ciclo vaccinale primario e T3 a 12 mesi. L’ISS specifica che l’analisi dei
primi risultati è ancora in corso, e verrà resa nota appena possibile.
Tutto ciò – afferma il Codacons - appare grave e rilevante laddove l’ISS già nel dicembre
2020 aveva annunciato l`imminente realizzazione di un ampio studio sul decadimento
degli anticorpi che certamente avrebbe chiarito l’aspetto relativo alla necessità della terza
dose dei vaccini Covid ed in quale dosaggio.
Appare inconcepibile che uno studio di dati di siffatta importanza non sia ancora
completato né reso noto ai cittadini continuamente invece raggiunti dalle notizie sulla
completa sicurezza e copertura vaccinale. Ciò si appalesa di importanza fondamentale
nelle scelte inerenti le vaccinazioni Covid.
Per tale motivo il Codacons ha presentato formale istanza d’accesso a Iss e Aifa
chiedendo di acquisire:
- tutti gli atti e /o documenti inerenti gli studi sul decadimento degli anticorpi in
relazione ai vaccini Covid e con specifico riferimento allo studio annunciato dall’ISS nel
Dicembre 2020 sempre sugli anticorpi-risposta corporale anticorpi Covid, che il Direttore
Brusaferro in una recente intervista confermava essere in fase di conclusione;
- tutti gli atti e/o documenti che hanno portato l’Aifa e gli altri organi competenti in data
9 settembre 2021 ad autorizzare la somministrazione dell’intero booster per il vaccino
Moderna.