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FIUME CALORE
azione del codacons per la tutela del fiume calore

FIUME CALORE

azione del codacons per la tutela del fiume calore


 
                                                                                                                                                      
 
N o n è p o ssib ile v isu alizzar e
l`immag in e. N o n è p o ssib ile
v isu alizzar e l`immag in e.
 
COMUNICATO STAMPA
27/09/2019
 AZIONE DEL CODACONS PER LA TUTELA DEL FIUME CALORE
 CONTRO L’ABITUALE ‘SECCA’ DELLE GOLE NEL TERRITORIO DI PIAGGINE
L’ASSOCIAZIONE LOTTA PER IL RISPETTO DEL DEFLUSSO MINIMO.
 CHIESTO UN SOPRALLUOGO SUL POSTO A TUTTI GLI ENTI INTERESSATI.
 
Da anni, puntuale, con la calura estiva, è arrivata anche quest`anno la ‘secca’ del fiume Calore, la quale, -
visto il protrarsi del caldo – perdura.
La captazione – ultradecennale - delle acque sorgive sul Monte Cervati comporta una totale ‘secca’ a valle,
nel tratto di Piaggine, nella stagione estiva il fiume va in sofferenza fino ad un assoluto prosciugamento con
conseguenze devastanti per l’ambiente.
“Anche quest`anno il danno è visibile a tutti” afferma l’avvocato Pierluigi Morena, dell’ufficio legale del
Codacons, “per un tratto lungo alcuni chilometri la fauna e la flora fluviale sono lasciati senza un goccio
d’acqua, con irreversibili pregiudizi per l’ambiente”.
Abbiamo diffidato – continua l`avvocato Morena - il Consorzio Acquedotto di Agropoli e tutti gli enti interessati,
il Comune di Piaggine, la Comunità Montana, l`ente Parco e ancora Provincia e Regione Campania.
La situazione ambientale è insostenibile, afferma l`associazione, non è più tollerabile, si è cancellata l`identità
del comune montano, si è già consumato un danno irreversibile all`ambiente e al paesaggio.
Ora il Codacons conta di denunciare i fatti all`Autorità di Bacino e all`ATO, enti di tutela che tutelano solo in
astratto. “E` solo un primo passo”, afferma l`avvocato Pierluigi Morena, “andremo fino in fondo. È per questo
che abbiamo chiesto ufficialmente agli enti interessati un incontro sui luoghi della `secca`, per prendere diretta
coscienza del danno ambientale perpetratosi, per avere consapevolezza del pregiudizio che si reca anche
all`economia locale”.
Ufficio Stampa
[Per maggiori informazioni chiamare il: 3471876675]