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GIOCO D'AZZARDO
Autorizzate aperture sale slot in modo indiscriminato e senza controllo.

GIOCO D'AZZARDO

Autorizzate aperture sale slot in modo indiscriminato e senza controllo.



Sede Regionale: Via M. De Angelis, 1 - 84125 Salerno 089 252433 call center nazionale 892007 C.F.
95046270658 http://www.codacons.it - e-mail: codacons.campania@gmail.com
COMUNICATO STAMPA
01/08/2018
• DL DIGNITA’, GIOCO D’AZZARDO: PRESENTATA DENUNCIA CODACONS CONTRO I SINDACI E
LE QUESTURE DI TUTTA ITALIA;
• AUTORIZZATE APERTURE SALE SLOT IN MODO INDISCRIMINATO E SENZA CONTROLLO.
PROCURE INDAGHINO PER ABUSO E OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO E ISTIGAZIONE AL GIOCO
D’AZZARDO
Il Codacons ha presentato l’annunciato esposto alle Procure della Repubblica contro i
sindaci e le Questure di tutta Italia. Al centro dell’esposto dell’associazione, che chiede di
indagare per omissione, abuso di atti d’ufficio e istigazione al gioco d’azzardo, il
proliferare di sale slot sul territorio, aumentate a dismisura negli ultimi anni nonostante le
normative nazionali abbiano tentato di porre un freno al fenomeno. Per il Codacons non
può non ravvedersi in tale fenomeno una responsabilità dei Comuni e delle Questure, in
quanto organi che effettuano le verifiche e rilasciano i permessi per le nuove aperture di
sale slot.
“Il grave aumento delle dipendenze da gioco è direttamente connesso alla crescita del
numero di sale aperte in Italia e alla pubblicità ai giochi – spiega il vice segretario
nazionale Avv. Matteo Marchetti – Più sono le occasioni per giocare, più cresce il numero di
cittadini ludopatici, con costi sociali e sanitari enormi per la collettività. Per questo
sosteniamo con forza il Dl Dignità annunciato da Luigi Di Maio, che contiene ottime misure
per tutelare la salute dei giocatori come il divieto di pubblicità ai giochi”.
“Le amministrazioni, nell’esercizio delle funzioni loro attribuite dal T.u.l.p.s., debbono aver
riguardo al pregiudizio sociale provocato dalle apparecchiature di gioco, nonché al
pregiudizio ambientale che può derivare dall’esercizio dell’attività di gioco, a tutela degli
interessi pubblici – scrive il Codacons nell’esposto – Nonostante le normative vigenti si è
verificata una diametralmente opposta espansione delle occasioni di gioco, che il
CODACONS ha cercato di comprendere anche attraverso il compimento di alcune
indagini sul web. Ebbene, dagli esiti delle ricerche effettuate, si è appreso che in verità
risultano in esercizio numerose sale da gioco alle quali invece sarebbe dovuto essere
precluso l’esercizio, in quanto assai limitrofe ai siti sensibili protagonisti dei divieti
legislativi.
I Comuni e le Questure avrebbero dovuto non solo vietare l’autorizzazione per tutte
quelle sale sprovviste dei requisiti di legge anche in punto di localizzazione, ma ciascun
Comune avrebbe potuto altresì emanare ordini di chiusura, che costituiscono
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applicazione del generale divieto di prosecuzione di un’attività esercitata in assenza dei
requisiti richiesti dalla legge o da atti amministrativi generali, ai sensi dell’art. 19 comma 3
della legge n. 241/1990”.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto alle Procure di tutta Italia di “accertare se gli
organi pubblici, Questore e Sindaci, in relazione al proprio territorio di competenza,
abbiano compiuto tutti gli atti dovuti di controllo e di previa verifica dei presupposti
necessari per consentire l’esercizio delle sale da gioco e abbiano adeguatamente
controllato la presenza sul proprio territorio di sale in funzione in spregio al divieto di
ubicazione in prossimità dei siti sensibili, non idonee, non in linea con le norme igienico-
sanitarie nonché oltrepassanti i limiti di rumorosità, viabilità e tutela della salute e se
siano per tali sale, così illegali, intervenuti per la chiusura delle medesime e per la
comminazione delle sanzioni del caso, dunque ad accertare eventuali responsabilità e
fattispecie penalmente rilevanti e, in caso affermativo, di accertare l’autore e/o gli autori
degli stessi e, conseguentemente, esperire nei loro confronti l’azione penale per tutti quei
reati che riterrà ravvisabili”.
L’addetto stampa
Nunziante Sessa
[Per maggiori informazioni chiamare il n. 392 434 8291]