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CE STA CHI CE PENZA
Il codacons è indispensabile per dare voce alla collettività

CE STA CHI CE PENZA

Il codacons è indispensabile per dare voce alla collettività


Ce sta chi ce penza…
“Ce sta chi ce penza” è una canzone del 1977 di Pino Daniele, contenuto nell’album
Terra Mia.
Tornare a Salerno dopo un intero anno è un’esperienza di gioia mista a disagio. La
città è trascurata e non ci si capacita di come la collettività non lamenti di essere in
un grado di igiene, o quantomeno di pulizia, che è ben al di sotto della sufficienza, se
non al di sotto della mediocrità.
Perciò le battaglie del Codacons sono fondamentali non tanto per la risoluzione del
disservizio quanto piuttosto per dare un segnale alla collettività che non bisogna
“portare pazienza”, non bisogna “ingoiare il rospo”, anzi bisogna pretendere il giusto
grado di servizi, nella consapevolezza di quel senso di giustizia che fonda l’etica sociale
e nella consapevolezza che non possiamo dirci “civilizzati” se ci accontentiamo di
vivere in tanto degrado. Pagare le tasse, rispettare le regole del conferimento dei
rifiuti sono espressione di civiltà al pari del segnalare gli eventuali disservizi.
Vero è che il singolo si sente spaesato e smarrito di fronte all’amministrazione
pubblica. È questo il motivo per cui il Codacons è indispensabile per dare voce alla
collettività perché nella tutela degli interessi (appunto) collettivi garantisce di
amplificare la voce di ciascuno. “E io pago!!”, potremmo citare. Allora sia garantito il
servizio! E se fosse vero – voce popolare - che esiste un sistema di clientele a sostegno
di parte del bacino elettorale, un po’ di amor proprio se non di dignità si dovrà pur
trovare. Quindi oltre i propri piccoli interessi, si chieda maggiore efficienza nei servizi
di spazzamento delle strade. Non sia però una lettura deresponsabilizzante: persino
gli animali in gabbia sporcano un angolo e non imbrattano l’intero ambiente in cui si
muovono, a maggior ragione dovremmo noi, se è vero che “fatti non fummo a viver
come bruti”.
Non è una questione di colore, questo aspetto della politica: è una questione di vivere
civile. Dallo stesso album di Pino Daniele, aiuterà a riflettere “Nà tazzulella e cafè”.
Forse abitandoci non si nota per abitudine ma la città così non va bene: non è
“europea” e neanche una città del terzo millennio.
Per citare ancora Pino Daniele, “simm strunz o poco buon’? Simm strunz o poco buon’,
forse è chesta a verità”…
Responsabile Ufficio Stampa Codacons
Stromillo dott. Gerardo