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L'OBBLIGO DEL POS E' L’INDOLENZA DELLA LEGGE
l’obiettivo è di incrementare l’uso della moneta elettronica per combattere l'evasione fiscale

L'OBBLIGO DEL POS E' L’INDOLENZA DELLA LEGGE

l’obiettivo è di incrementare l’uso della moneta elettronica per combattere l'evasione fiscale



L’OBBLIGO DEL POS E L’INDOLENZA DELLA LEGGE.
Il D.Lgs 179/2012 introdusse l’obbligo del POS a partire dal 1 gennaio 2014, con l’obiettivo di
incrementare l’uso della moneta elettronica per combattere l`evasione fiscale grazie alla
tracciabilità consentita dai pagamenti di beni e servizi effettuata tramite bancomat e carte di
credito. Nel gennaio 2014 veniva emanato un decreto interministeriale nel quale veniva chiarito
che, sino al 30 giugno 2014, tale obbligo sussisteva solo per coloro che avessero realizzato un
fatturato superiore ai 200.000 e solo, dal successivo 1 luglio sarebbe stato esteso all’intero
settore lasciando alla discrezionalità dei singoli operatori la sua concreta attuazione. Nel corso
degli anni, nonostante i timidi tentativi legati alle varie campagne elettorali, la mancata
previsione di una sanzione non ha mai fatto decollare in Italia la moneta elettronica utilizzata
ormai da decenni in tutto il mondo anche per piccoli acquisti. Anche l’ultimo tentativo di rendere
definitivo l’obbligo, effettuato con il decreto di ottobre 2019, attraverso la previsione di una multa
di 30 euro aumentata di una somma pari al 4 % della transazione non effettuata, per chi non
avesse accettato il pagamento elettronico, indipendentemente dall’importo dell’acquisto, in
sede di conversione in legge non ha avuto seguito rimanendo, ancora una volta, lettera morta.
L’attuazione del pagamento elettronico è diventato così uno dei simboli dell’indolenza del
nostro paese. Infatti l’argomento, di volta in volta, portato avanti a turno dalle singole forze
politiche viene poi, sistematicamente, dalle stesse, completamente, disatteso a discapito
dell’intera collettività. L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto dovrebbe averci insegnato
l’importanza della contribuzione fiscale di tutti i cittadini e del danno che comporta l’evasione
ma anche in questo caso, la storia si ripete e, superato il momento critico, la memoria è divenuta
labile. Naturalmente il problema non riguarda soltanto il commercio.. questo è evidente! Ed
allora Cosa fare? Ciascuno di noi metta in moto il suo senso civico ed eserciti la sua libertà di
scelta! Al commerciante che nel negozio della ridente località di mare che, all’atto del
pagamento, ci dice che il POS è fuori uso o non c’è linea, e magari in quel momento è in
collegamento su qualche social, dopo aver verificato che sul posto si è appena verificata una
moria di tutti i dispositivi elettronici per emissione di scontrini e pagamenti elettronici lasciamo
la merce sul banco anche a costo di rinunciare all’acquisto. Il cambiamento parte da noi…non
ingoiamo il rospo!
Avv. Raffaella D’Angelo Ufficio legale CODACONS CAMPANIA