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IN ARRIVO IL CONTRIBUTO PER LA RISTORAZIONE
“Fondo per la filiera della ristorazione”, contributo per sostenere la ripresa e la continuità delle attività di ristorazione

IN ARRIVO IL CONTRIBUTO PER LA RISTORAZIONE

“Fondo per la filiera della ristorazione”, contributo per sostenere la ripresa e la continuità delle attività di ristorazione



In arrivo il contributo per la ristorazione
Nel “decreto d’agosto” troviamo all’art.58 un “Fondo per la filiera della ristorazione”. Contributo
per sostenere la ripresa e la continuità delle attività di ristorazione, al tempo stesso evitando gli
sprechi alimentari. Di fatto, ad essere sostenuta è la filiera alimentare nazionale, con il
riconoscimento di un contributo a fondo perduto, rilevante, a favore della ristorazione, a condizione
che vengano effettuati acquisti di prodotti agro-alimentari nazionali.
È previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese che esercitano
come attività prevalente: ristorazione/mense/catering.
Finalità dichiarata del contributo è quella di sostenere l’acquisto di prodotti, inclusi quelli
vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di
territorio. Il contributo, è subordinato anche alla condizione che l’ammontare del
fatturato/corrispettivi di (marzo aprile maggio giugno 2020) 75% del fatturato/corrispettivi
di (marzo aprile maggio giugno 2019). Tuttavia, il richiesto calo di fatturato/corrispettivi non
è richiesto ai soggetti che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Al fine del riconoscimento del contributo, che sarà “fiscalmente neutro”, le imprese interessate
dovranno presentare una specifica istanza, il cui contenuto e modalità saranno stabilite con decreto
del Ministro delle politiche agricole alimentari di concerto con il Ministro dell’economia,
da
emanarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, ovvero entro il 14 settembre 2020.
Il contributo sarà erogato come segue:
pagamento di un anticipo del 90% al momento dell’accettazione della domanda; la domanda dovrà
essere corredata dei documenti fiscali certificanti gli acquisti effettuati (si deve trattare di prodotti
Made in Italy), anche non quietanzati, nonché di una autocertificazione attestante la sussistenza dei
requisiti di accesso al contributo; il saldo sarà corrisposto dietro presentazione di avvenuto
pagamento, che dovrà essere effettuato con modalità tracciabile.
Dinnanzi ad una somma a fondo perduto che potrebbe risultare interessante si prospetta dunque una
procedura che, ad una prima occhiata, risulta essere l’ennesima prova di come non tutto sia
semplice come si vorrebbe far apparire.
Attendiamo dunque il decreto attuativo per meglio comprendere i contorni di questa nuova misura,
nella consapevolezza di dover affrontare nuove procedure e nuovi, pesanti, rischi sul fronte delle
sanzioni.
Roberto Laiso
Dottore Commercialista
studiolaiso@hotmail.com