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ENNESIMA BEFFA A CARICO DEI CONSUMATORI: LA VICENDA DENTIX
Migliaia sono i consumatori in tutta Italia in attesa di prestazioni odontoiatriche che si sono trovati a pagare le rate della finanziaria senza però ricevere in cambio le cure necessarie.

ENNESIMA BEFFA A CARICO DEI CONSUMATORI: LA VICENDA DENTIX

Migliaia sono i consumatori in tutta Italia in attesa di prestazioni odontoiatriche che si sono trovati a pagare le rate della finanziaria senza però ricevere in cambio le cure necessarie.


Ennesima beffa a carico dei consumatori: la vicenda Dentix
Brutto risveglio per migliaia di consumatori al termine del periodo di lockdown.
La società Dentix, proprietaria di decine di cliniche odontoiatriche sparse in tutta Italia
non ha riaperto, al termine della quarantena i centri in cui effettuava le sue prestazioni.
Migliaia sono i consumatori in tutta Italia in attesa di prestazioni odontoiatriche ma,
avendo già (nella maggior parte) sottoscritto un contratto di finanziamento, si sono trovati
a pagare le rate della finanziaria senza però ricevere in cambio le cure necessarie.
In alcuni casi, allorquando i consumatori non hanno continuato a pagare, le finanziarie
hanno già provveduto a notificare decreti ingiuntivi di pagamento.
Ma come si deve tutelare il consumatore nel caso in cui abbia sottoscritto un
finanziamento ma la prestazione per la quale è stato sottoscritto, non venga stata eseguita?
Sottoscrivere un contratto con una società finanziaria se da un lato agevola i pagamenti i
quali possono essere effettuati in “comode rate”, dall’altro può costituire un gran problema
allorquando, ad esempio, chi doveva effettuare la prestazione fallisce o semplicemente
come il caso di Dentix chiude bottega.
Negli anni, vista la diffusione di tali contratti è intervenuto dapprima il legislatore creando
la figura del Credito al Consumo e successivamente la Corte di Cassazione la quale, ha più
volte ribadito che se il bene non viene consegnato o la prestazione per la quale è stato
sottoscritto il finanziamento non eseguita, il contratto di finanziamento segue le sorti del
contratto principale.
Nel caso specifico di Dentix, dunque, occorre inviare alla società una diffida ad adempiere,
ai sensi dell’art. 1454 del codice civile, diffidando la stessa ad eseguire la prestazione e
trascorso inutilmente il termine assegnato (che non può essere inferiore a 15 giorni), il
contratto si intende risolto di diritto.
Con la risoluzione del primo contratto si risolvere anche il contratto di finanziamento e
quindi non solo si può interrompere il pagamento delle rate ma si ha diritto alla restituzione
di quanto già corrisposto.
Avv. Maria Cristina Rizzo
Ufficio Legale Codacons Campania