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L'ESTATE DEL COVID, IL VIRUS DELLA SPECULAZIONE
Ritocchi verso l'alto per fitti di case-vacanze, abbonamenti mensili in stabilimenti balneari ovunque aumentati del 20%.

L'ESTATE DEL COVID, IL VIRUS DELLA SPECULAZIONE

Ritocchi verso l'alto per fitti di case vacanze, abbonamenti mensili in stabilimenti balneari ovunque aumentati del 20%.


L`estate del Covid, il virus della speculazione
Ritocchi verso l`alto per fitti di case-vacanze, abbonamenti mensili in stabilimenti balneari ovunque
aumentati del 20%. Segnalazioni puntuali arrivano da tanti bagnanti che frequentano le strutture
delle località costiere.
È il libero mercato, per carità.
Solo qualche settimana fa, tuttavia, si sono consumate interviste su interviste su quanto migliore
avesse reso l`animo l`infido Covid, e ancora fiumi d`inchiostro a descrivere il mondo luminoso che si
sarebbe aperto dinanzi ai nostri occhi una volta superata l`emergenza.
“Usciremo peggiori dalla pandemia”, ha sentenziato invece Umberto Galimberti sulle pagine di
Repubblica, “avremo in più solo la foga di chi ha vissuto un periodo di astinenza”, osserva il
filosofo.
È quanto già accade sulle spiagge italiche, il timore di vedere compromessa parte della stagione ha
portato i concessionari, spesso proprietari jure hereditatis degli arenili, a rincarare i tesserini
d`ingresso, giustificando il sovrapprezzo con i costi per la sanificazione. Quello spruzzetto d`acqua e
disinfettante sulle sdraio, oppure la bottiglietta col gel igienizzante all`ingresso e il termoscanner
sono lì visibili a legittimare i nuovi aumenti.
La gente è ridotta alla fame, si è ripetuto come un mantra alla vigilia della `fase 2`, anche la potente
lobby dei lidi ha invocato a gran voce indulgenze di ogni sorta per l`imminente rovina, riduzioni
della tassa spazzatura, dell`Imu, dei canoni di concessione demaniale, notoriamente già irrisori. E il
decreto rilancio ha saputo ascoltare quelle urla scomposte: subito un pacchetto di misure per rinnovi
decennali di concessioni (in barba alla direttiva Bolkestein che apriva alla concorrenza spezzando i
potentati), contributi per sanificazioni, esenzione della prima rata Imu.
Con un paradosso che salta agli occhi: vantaggi fiscali per la lobby - quindi minori introiti per lo
Stato, titolare, sulla carta, del demanio - e pesanti rincari per gli amanti del mare.
Con una mano si prende, con l`altra pure.
Pierluigi Morena
ufficio legale Codacons