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QUANDO LA LEGGE È FOLLIA
La legge sui sediolini antiabbandono è sicuramente un esempio esplicativo dei tempi bui che stiamo vivendo
QUANDO LA LEGGE È FOLLIA.
La parola follia è ormai entrata a far parte del nostro gergo tanto da
rappresentare non più un’eccezione comportamentale ma piuttosto la
NORMALITÀ. Ebbene in questo gioco perverso sembra essere caduta anche la
macchina legislativa. La legge sui sediolini antiabbandono è sicuramente un
esempio esplicativo dei tempi bui che stiamo vivendo. Il 7 novembre 2019 è
entrato in vigore l’obbligo di adeguare gli appositi dispositivi di seduta per gli
automobilisti che trasportano bambini di età inferiore ai quattro anni di vita. La
norma consistente in una modifica apportata all’art. 172 del CDS, che prevede già
l’obbligo della cintura di sicurezza, è stata oggetto di approvazione sin dal
settembre 2018. La necessità della emanazione di un Decreto Ministeriale che ne
disciplinasse le caratteristiche ha fatto slittare di oltre un anno la s\ ua efficacia.
Tale differimento tuttavia ha colto impreparato il mercato e i consumatori stessi
per cui le gravi sanzioni previste, multa da € 81,00 ad un massimo di € 360,00 e
decurtazione di cinque punti sulla patente, dalle ultime notizie rese, sembrerebbe
che andranno in vigore soltanto a far data da marzo 2020. TANTA FRETTA e
MOLTO RUMORE PER NULLA! Per citare il noto drammaturgo inglese. Ma in
realtà non è della normativa in sé e del caos che si porta dietro che volevo parlarvi
ma piuttosto riflettere con Voi sulle sue finalità e motivazioni. Non posso fare a
meno di chiedermi se non fosse stato meglio investire tanta energia nella
comprensione del fenomeno che l’ha generata e fare qualcosa per evitarlo
piuttosto che scomodare il legislatore. Questa legge, infatti, non affronta il
problema alla radice ossia la fatica dei genitori alle prese con lavoro, gestione
della famiglia e quant’altro, sempre più stressati, con pochi aiuti e di
conseguenza a maggior rischio black out anche quando si tratta dei propri figli.
Tutto ciò non risolverà il problema! Con il tempo si correrà il rischio che in
situazioni simili ci si affidi troppo alla tecnologia senza fidare sulla propria
riflessione e autocontrollo esponendo, tra l’altro, i bambini al pericolo delle
radiazioni prodotte da tali dispositivi influenzati da campi elettromagnetici. Infine,
anche se non in ordine di importanza, c’è da chiedersi quanto sia costata questa
“tarantella” in termini economici e soprattutto di credibilità delle istituzioni? E
ancora “cui prodest”? Sicuramente al produttore più che al consumatore obbligato all’ennesima spesa senz’alcun giovamento ed imbrigliato in un sistema
sanzionatorio sempre più pressante. Stavolta il rospo rischia di andare di
traverso!
Avv. Raffaella D’Angelo
Ufficio Legale CODACONS CAMPANIA