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RISPARMIO ENERGETICO E GUASTI2
Risparmio energetico e danni causati dal cattivo uso degli elettrodomestici in particolare della caldaia
Risparmio Energetico e guasti (seconda parte)
Ben ritrovati al consueto appuntamento con lo “Sportello Tecnologico Codacons”.
Oggi proseguiamo l’articolo della scorsa settimana riferito al risparmio energetico ed ai danni causati
dal cattivo uso degli elettrodomestici, in particolare della caldaia!
Come avete letto nel precedente articolo c’è un nemico invisibile che è “il calcio” che si accumula
ostruendo le tubazioni, i filtri e le serpentine di riscaldamento presenti in lavastoviglie, lavatrici e caldaie.
Questo problema avviene quando la temperatura dell’acqua è elevata ed in presenza di concentrazioni
maggiori di “calcio” quando mancano gli addolcitori nell’impianto.
Dovete immaginare che l’ostruzione diventa con il tempo un vero e proprio tappo che ridurrà il getto
dell’acqua ed in sostanza la sua portata, fino ad un punto in cui, aprendo il rubinetto dell’acqua calda,
la caldaia non entrerà più in funzione.
Mantenendo una temperatura di confort compresa tra i 37° ed i 39° all’uscita del rubinetto dell’acqua calda
è necessario misurarla per verificare che il valore venga rispettato e per farlo basterà un termometro
economico di € 5,00.
Supponiamo di avere un solo rubinetto e che la caldaia dista 3 metri, come faremo ad impostare un valore
di 37°?
Prendete un termometro ed immergetelo nell’acqua che fuoriesce, se il valore che desiderate sarà diverso
dai 37° allora dovrete andare a variare la manopola della temperatura vicino alla caldaia, aumentando o
diminuendo finché l’acqua non raggiungerà il valore desiderato.
Ma il vostro appartamento ha tanti rubinetti distanti l’uno dall’altro e se per ognuno di loro dovessimo
impostare la temperatura ci vorrebbero altrettante manopole, ma purtroppo nella caldaia ne è presente una
sola!
Non essendoci tante manopole è chiaro che, ogni volta che regolerete la temperatura del rubinetto
attraverso questa manopola vi ritroverete ad aver modificato il valore precedentemente impostato,
ed un altro rubinetto si ritroverà con la temperatura cambiata, rischiando di finire al manicomio!
Bisogna procedere diversamente, ma prima vi farò un esempio assurdo che vi aiuterà a comprendere
la soluzione!
Immaginate che quando aprite un rubinetto, ci sia una persona vicino alla caldaia che imposti per voi di volta
in volta la temperatura a 37°, poi successivamente andate ad aprire un altro rubinetto molto distante
dal precedente e la persona di prima cambierà di nuovo il valore aumentandolo finché la temperatura
continui ad essere 37°, di sicuro concorderete con me che anche se l’idea fosse bizzarra funzionerebbe a
meno di avere un servo a nostra disposizione per tutta la vita!
Ma questa persona virtuale esiste ed è una schedina elettronica che affiancata alla vostra caldaia farà proprio
questo per noi.
Qualcuno allora si chiederà, ma come farà questa schedina a sapere quale rubinetto abbiamo aperto?
Sarà un rubinetto vicino o lontano? Se sarà vicino la temperatura in caldaia potrà essere riscaldata di meno,
mentre se sarà lontano dovremmo riscaldarla di più per garantire che arrivi più distante ma sempre a 37°.
Niente di più facile…ci sarà una piccola valvola elettromeccanica connessa ad ogni rubinetto il cui compito
sarà quello di trasmettere, alla scheda elettronica vicino alla caldaia, quale rubinetto è stato aperto e quale
temperatura è stata impostata.
Non basta lo so! Ed allora ipotizziamo che aprite più rubinetti contemporaneamente, cosa dovrà accadere?
La centralina della caldaia vedrà arrivarsi più richieste contemporanee e dovrà impostare un valore
di temperatura a monte affinché i singoli rubinetti in uscita abbiano un valore ancora accettabile rispetto
ai 37°, ripeto accettabile significa non più 37° ma all’interno dell’intervallo 37°-39° che comunque
rappresenta un valore di confort. Questo sarà possibile se la coibentazione delle tubazioni è stata fatta bene,
altrimenti esisterebbe ancora una possibilità legata al riscaldamento indipendente del singolo rubinetto
mediante dispositivo elettrico che si monterà sotto lo stesso.
Se qualcuno avesse l‘esigenza di una temperatura dell’acqua oltre i 39°, caso vasca da bagno, si potrà
impostare un valore maggiore per quel rubinetto ed in questo caso, come si è fatto da oltre 50 anni,
si chiederà a tutti gli altri di non aprire l’acqua mentre si sta riempendo la vasca!
L’argomento sarà trattato ulteriormente in futuro, nell’attesa suggerisco di usare l’acqua calda della caldaia
anche in lavatrice e lavastoviglie per migliorare l’efficienza energetica.
Sappiate che potete far valere i Vs. diritti contattando “Il Codacons Campania Sportello Tecnologico” che oltre
all`esperienza decennale in materia di tecnologia, mette a disposizione dei propri iscritti un espertissimo
ufficio legale.
Donato Pace responsabile “Sportello Tecnologico Codacons” Contattateci allo 089 252433
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