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CASO E CAOS RYANAIR
La principale low-cost d’Europa ha annunciato che fino alla fine di ottobre annullerà poco meno del 2% dei suoi 2500 collegamenti quotidiani per un’errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti e per migliorare la puntualità dei voli.

CASO E CAOS RYANAIR

La principale low cost d’Europa ha annunciato che fino alla fine di ottobre annullerà poco meno del 2% dei suoi 2500 collegamenti quotidiani per un’errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti e per migliorare la puntualità dei voli.


CASO E CAOS RYANAIR
Ryanair cancellerà fino a 50 voli al giorno per le prossime sei settimane. La
principale low cost d’Europa – e la prima compagnia del continente per traffico – ha
annunciato che fino alla fine di ottobre annullerà poco meno del 2% dei suoi 2.500
collegamenti quotidiani (quindi tra 1.680 e 2.100 in tutto) per “un’errata valutazione
dei riposi che spettano ai piloti” e per “migliorare la puntualità dei voli”.
In molti credono che, alla base della cancellazione dei voli, ci sia una “fuga dei
piloti” verso le compagnie concorrenti. Quel che è sicuro, però, è che 702 voli sono
stati cancellati solo in Italia: in ballo ci sono i diritti dei passeggeri, furiosi per una
storia che li penalizza in tutto e per tutto.
Per prima si è mossa l’Antitrust: l’Autorità ha aperto un procedimento istruttorio nei
confronti del vettore aereo irlandese per presunte pratiche commerciali scorrette in
violazione del Codice del Consumo.
In particolare, l’Antitrust contesta che “le numerose cancellazioni dei voli effettuate o
da effettuarsi nelle prossime settimane […] potrebbero configurare una violazione dei
doveri di diligenza di cui all’art. 20 del Codice del consumo, nella misura in cui
sarebbero in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali già note al
professionista, quindi non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo,
causando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri
spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo”. “A ciò” – prosegue
l’Authority – “si aggiunge un secondo profilo di contestazione, riguardante il tenore e
le modalità delle informazioni con le quali Ryanair ha informato i passeggeri della
cancellazione dei voli e ha loro prospettato le possibili soluzioni (rimborso o
modifica biglietto), che potrebbero essere idonei a indurre in errore i consumatori
circa l’esistenza e quindi l’esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria
previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli”.
Dopo l’Antitrust, sul caso Ryanair si è mossa anche la magistratura italiana. La
Procura della Repubblica di Bergamo, infatti, a seguito di formale esposto presentato
dal Codacons ha aperto una inchiesta sulle cancellazioni dei voli da parte della
compagnia aerea.
Il procuratore della Repubblica di Bergamo Walter Mapelli ha aperto un fascicolo sul
caso Ryanair, assegnando l’inchiesta, al momento senza ipotesi di reato, al sostituto
procuratore Fabrizio Gaverini. Ora la magistratura dovrà chiarire quando la
compagnia abbia avuto consapevolezza delle difficoltà organizzative con i voli, se vi
siano stati ritardi nella decisione di disporre le cancellazioni, se l’azienda stia
rispettando la normativa sui risarcimenti ed eventuali ipotesi penalmente rilevanti.
Il CODACONS ha scelto di intervenire per garantire la tutela dei diritti dei passeggeri
coinvolti. L’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Bergamo, in particolare,
consente ora a tutti i passeggeri danneggiati dalle cancellazioni di costituirsi come
parte offesa nel procedimento aperto dalla magistratura, ai fini delle doverose
richieste risarcitorie. Proprio per questo motivo, tutti gli aderenti all’iniziativa possono scaricare una nomina di persona offesa individuale: in questo modo sarà
possibile, per i singoli passeggeri, segnalare la propria posizione alla Procura di
Bergamo. In caso di rinvio a giudizio sarà così possibile costituirsi parte civile e
richiedere un risarcimento danni.
Inoltre, il Codacons ha messo a disposizione di tutti gli interessati una richiesta
rimborso e/o risarcimento da indirizzare alla compagnia aerea: in questo modo è
possibile richiedere l’immediato riconoscimento dei propri diritti.
L’iscrizione avviene tramite l’invio di un SMS al numero 4892892 con il testo 203
CODACONS 2017 al costo onnicomprensivo di € 2,03, di cui una parte destinata:
 alla campagna sociale in favore dell’Associazione Mary Poppins
www.assomarypoppins.it che si occupa dei bambini ricoverati nel reparto di
oncologia del Policlinico Umberto I di Roma;
 all’Istituto Internazionale di Scienze Mediche Antropologiche e Sociali
I.I.S.M.A.S. www.iismas.it attivo nel campo della ricerca medica a favore delle
popolazioni più povere dell’Africa, dell’America Latina e del Sud-Est asiatico.
Sono già circa 1.500 i cittadini che hanno scaricato il modulo di costituzione di parte
offesa da inviare alla Procura di Bergamo (che indaga sul caso Ryanair dopo
l’esposto), avviando così l’iter per veder tutelati i propri diritti di parte lesa e ottenere
il risarcimento del danno subito. Dal momento che abbiamo le prove che Ryanair sta
rifiutando ai viaggiatori i risarcimenti relativi ai voli cancellati con un preavviso
inferiore ai 14 giorni, le porteremo all’ Enac al prossimo incontro con l’Ente che vuol
capire se la condotta di Ryanair rispetti i diritti degli utenti così come viene stabilito
dalla normativa ed all’Ente chiederemo sanzioni durissime.
Immensi disagi anche in Campania a causa delle cancellazioni dei voli Ryanair da
Napoli. La decisione della compagnia aerea coinvolge e danneggia numerosi utenti
della Campania che avevano programmato viaggi e spostamenti, costretti ora a
trovare voli alternativi e sostenere spese aggiuntive per hotel e auto a noleggio.
Noi del Codacons affermiamo che il rimborso del biglietto non basta. La normativa
vigente prevede anche una compensazione pecuniaria nei casi in cui il volo sia stato
cancellato con meno di due settimane di preavviso e il viaggiatore non sia stato
riprotetto su un altro volo, indennizzo che può arrivare a 600 euro a passeggero.
Invitiamo, quindi, quanti si siano trovati coinvolti in questo caos ad accedere al
nostro sito in cui è stato pubblicato un modulo per chiedere il risarcimento dei danni
subiti, nonché costituirsi parte offesa nell’inchiesta che la procura di Bergamo,
proprio su nostro esposto come già detto, ha avviato a proposito della vicenda.
Prof. Enrico Marchetti
Presidente Codacons Campania