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CONSIGLI ACQUISTI SALDI
Saldi estivi ai blocchi di partenza
CONSIGLI PER L’ACQUISTO DURANTE I SALDI .
Saldi estivi ai blocchi di partenza.
In ITALIA 67 euro pro capite la spesa media prevista.
Secondo le stime e le indagini fatte dal Codacons, quest`anno non ci sarà alcuna
“corsa all’acquisto” e le vendite saranno stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso. Si prospetta una grande affluenza per i centri commerciali e gli outlet,
soffriranno, invece, i piccoli negozi.
Dal primo luglio, in tutte le regioni d’Italia, partiranno i tanto attesi sconti di fine
stagione. In quasi tutte le regioni, i saldi arriveranno fino al 30 agosto, a Bolzano solo
fino al 12 agosto, mentre in Friuli Venezia Giulia sarà possibile acquistare merce
scontata fino alla fine di settembre. A Novara i saldi partiranno con qualche giorno
d’anticipo, approfittando della manifestazione sportiva degli “Street Game”, mentre a
Modena inizieranno il 28 giugno, in occasione del concerto di Vasco Rossi.
Secondo il nostro monitoraggio, i consumatori avrebbero messo in conto, per gli
sconti estivi, un budget di spesa “analogo a quello dello scorso anno”.
“Lo scontrino medio italiano si aggirerà attorno ai 67 euro pro capite, e poco più della
metà delle famiglie (54%) farà uno o più acquisti in regime di saldi”.
Grande affluenza e dati di vendita positivi si registreranno, ancora una volta, per
outlet e boutique d’alta moda. Ad incentivare questo andamento sarà la presenza di
turisti stranieri che nel periodo estivo sceglieranno le città italiane come meta delle
vacanze estive.
A soffrire di più saranno i piccoli negozi, insieme alle periferie: qui gli affari
registreranno un dato negativo proprio a causa della concorrenza di centri
commerciali e outlet.
Ecco il decalogo:
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si
possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso
anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare e il difetto di
conformità si può denunciare entro il termine di due mesi dalla data in cui si
scopre il difetto e la garanzia ha una durata di due anni dall’acquisto.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione e la merce posta in vendita
sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta
finendo e non fondi di magazzino.
3. Confrontate sempre i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Si riesce ad
evitare l’acquisto sbagliato e si possono trovare prezzi più bassi.
4. Cercate di avere le idee chiare sulle spese: correrete meno il rischio di tornare a
casa colmi di cose, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete
mai.
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio
nuova o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi
così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6. Acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da
poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto. 7. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio
prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo
deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98).
La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate
delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del
negoziante.
9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito
o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di
pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. Eppure dal 2016 la legge
di stabilità ha introdotto l’obbligo di possesso del Pos per gli esercenti e i
professionisti e ha anche abbassato la soglia entro la quale va accettato il
pagamento elettronico: non più 30 euro ma 5. Il passaggio alla moneta
elettronica non è però completo: manca ancora il provvedimento attuativo che
introduce le sanzioni per chi non si adegua all’obbligo del Pos. Un
disegno di
legge c’era , ma non è mai stato approvato. Il provvedimento che si è arenato
prevedeva una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 500 euro
per chi non si dotasse di un Pos.
10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons
oppure alla Guardia di Finanza o ai Vigili Urbani.
Avv. MATTEO MARCHETTI
CODACONS
CONSIGLIERE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI SALERNO PER I
CONSUMATORI